I paesi del territorio del SIC “Giara di Gesturi” contribuiscono con strutture proprie all’importante sistema museale che coinvolge l’intera regione della Marmilla. Sistema per la realizzazione del quale gli ultimi decenni hanno visto la creazione di strutture diverse, impegnate nella custodia e nella valorizzazione dei beni materiali e immateriali legati al territorio, alle peculiarità del suo patrimonio naturalistico e storico-archeologico, alle sue tradizioni e alle diverse manifestazioni della sua cultura.
Si tratta di musei diversi quanto agli ambiti nei quali concentrano il proprio lavoro, i quali tuttavia condividono la concezione dinamica del proprio legame al territorio di riferimento, ponendosi come altrettanti luoghi eminenti per la comprensione, lo studio, la salvaguardia del mondo nel quale le comunità che li hanno concepiti affondano le radici. Comune a tutte le strutture che hanno visto la luce negli ultimi anni nei diversi paesi, è l’occhio di riguardo rivolto all’educazione, e quindi l’apertura programmatica alle più diverse forme di collaborazione con la scuola e l’università, l’allestimento di laboratori di ricerca aperti al pubblico e l’organizzazione di eventi che avvicinino le nuove generazioni ai temi più diversi.
Lavora in questo modo il Paleo Archeo Centro di Genoni, custode di importanti testimonianze dell’evoluzione della vita e della storia dell’uomo nei dintorni del paese; e lavora così il Centro di Interpretazione Paleontologica e del Paesaggio, istituito a Nureci.
Le sedi stesse scelte per l’allestimento dei singoli musei sono spesso indicative degli obiettivi da questi perseguiti: il recupero degli edifici di un tempo, sorti in altra epoca al centro dei diversi abitati, e insieme l’opera di restauro di cui le costruzioni sono state oggetto – volta ad evidenziare la storia di cui furono teatro – rappresentano già, di per sé, un passo decisivo verso la riappropriazione di una memoria collettiva da parte di ogni singolo paese, e verso la consapevolezza della sua stessa identità.
Sono buon esempio di tale approccio la Casa Museo Malloci, ad Albagiara, i cui spazi espositivi, ricavati all’interno di un edificio tardo ottocentesco, rivestono un grande interesse etnografico; lo riconfermano la Casa Marica, a Gesturi, il Centro culturale multimediale Filo di memoria, a Setzu, e il Museo del Cavallino della Giara, allestito nella vecchia Casa Serra, a Genoni. Nel lavoro condotto da ognuno di essi, si legge l’impegno di una domanda instancabile rivolta ad ogni oggetto, ad ogni segno lasciato da una tradizione secolare, l’urgenza di condividere nel modo più allargato ogni possibile risposta.